Storia e Arte del
Santuario della Scala Santa
Santuario della Scala Santa di Campli
un luogo unico nel suo genere, capace di ispirare chiunque intraprenda il suo percorso sacro.

1772
La fondazione del Santuario
Il Santuario della Scala Santa di Campli fu istituito il 21 gennaio 1772 tramite una Bolla papale di Papa Clemente XIV. La sua fondazione si deve all’impegno dell’avvocato Giampalma Palma, padre dello storico Nicola Palma e Priore della Confraternita delle Sacre Stimmate di San Francesco.
Il 12 maggio 1776, durante la festa di San Pancrazio, patrono della città, il Santuario venne ufficialmente aperto al culto.
Riconoscimenti Papali
Papa Clemente XIV concesse alla Scala Santa di Campli lo stesso privilegio dell’Indulgenza plenaria attribuito alla Scala Santa di Roma. Questo importante privilegio fu riconfermato il 13 gennaio 2002 da Papa Giovanni Paolo II, il quale stabilì che i fedeli avrebbero potuto ottenere l’Indulgenza plenaria visitando il Santuario tutti i venerdì di Quaresima.

Un Itinerario Esperienziale di Fede
La Scala Santa di Campli si distingue per il suo percorso unico che invita i pellegrini a meditare sul mistero pasquale. La salita simboleggia la Passione di Cristo, mentre la discesa rappresenta la sua gloriosa Risurrezione. A differenza di altre scale sante, quella di Campli non termina con la morte di Cristo, ma conduce verso una parte illuminata da immagini della Risurrezione, offrendo così un cammino completo di redenzione.
Architettura e Arte Sacra
La Scala Santa è composta da 28 gradini in legno d’ulivo, che devono essere saliti inginocchiati e in preghiera per ottenere l’Indulgenza plenaria. Oltre al suo valore spirituale, il Santuario è anche un prezioso luogo artistico:
Le tele della Passione: Sei opere attribuite al pittore teramano Vincenzo Baldati raffigurano scene della Passione di Cristo, aiutando i fedeli a unirsi spiritualmente alle sofferenze del Salvatore.
La Cappella del “Sancta Sanctorum”: Situata alla sommità della scalinata e protetta da una grata, la cappella custodisce pregevoli reliquiari napoletani, una tela del “Cristo Salvator Mundi” e la statua processionale dell’Addolorata.
Simbolismo della discesa
Il percorso discendente rappresenta il fedele rigenerato dalla Grazia Divina. Lungo questa parte della Scala Santa si trovano:
Due affreschi raffiguranti Santa Elena e Papa Clemente XIV
Quattro medaglioni che illustrano episodi evangelici legati alla Risurrezione di Cristo